La giornata del gallo, portato a
casa e condotto presso “Avanzini Factory”.
Forse l’unica gara dove la
premiazione dell’ultimo posto (ultimo maschio) ha un risvolto più caloroso che
per le prime piazze. Non mi aspettavo questo premio giunto grazie alla “complicità
di Cristina alla sua prima gara della Vita, secondo i calcoli si doveva
tagliare il traguardo un po’ prima ma comunque vista la pompa magna della
consegna al sottoscritto del “Gallo del Drappo Verde”, bene, dico che arrivare
ultimo non è male. Divertente.
È Michele Furlani il matador di
questo fine settimana, una doppietta da urlo che lo porta giustamente al
vertice della nostra “Classifica ML”. Michele si è sparato sabato i 65 km della Ultra Bericus sui
colli Berici del vicentino e alla domenica mattino si è tranquillamente
presentato al via dei 10 km
del Drappo Verde. Io dico che se adesso Michele mette nel mirino una maratona
preparata con metodo, può fare oltre che bene!
Dicevo dell’esordio di Cristina
Bisin, può fare molto meglio, si è caricata di troppa adrenalina che forse di
riflesso ha indurito le gambe, comunque un successo perché ai 4 km si è fermata per poi,
rilassatasi, raggiungere comunque il traguardo.
Una funzione sociale è quella di
condurre gente, che mai avrebbe pensato, alla corsa agonistica.
A Verona molti lo conoscono per i
sui trascorsi alla Bentegodi, tornato alla corsa dopo tanti anni tra le nostre
fila Mustafa Tahtaoui 49 anni si è
presentato con un secondo posto di categoria M4, poco dietro a Fabrizio Danesi a sua volta
terzo categoria M1 e Walter Dalla Via
anch’egli terzo M5.
Siamo ormai visibili con una
squadra ben attrezzata direi. In rapida sequenza hanno tagliato il traguardo
Luca Villa, Emiliano Bianchi, Luca Sprea, Simone Buzzacchi, Andrea Avanzini,
Nicola Tomelleri, Andrea D’Amico, Simone Avanzini, Davide Zennaro e Stefano
Baietta.
Bravissimi tutti.
Devo dire la mia su alcune cose,
contesto questa formula delle gare organizzate sotto il CSI, che non riconosce
il tesseramento FIDAL pur pagando la quota assicurazione giornaliera al CSI,
almeno la soddisfazione di vedere accanto al nome dell’atleta la denominazione
della società di appartenenza! E poi sono contro la doppia affiliazione di una
società, o carne o pesce!
Altra cosa, la sequela delle
premiazioni sta diventando un baraccone, troppa gente premiata, fuori da ogni
logica. Che sia CSI o UISP, FIDAL o quello che vogliamo, siamo tutti sotto un
unico organismo che si chiama CONI, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che
ovviamente fa testo al criterio Olimpico internazionale, il CIO. Bene, il podio
Olimpico è di tre gradini!!! Punto. Chi arriva quarto….amen!
Io la penso così e insisterò su
questa linea.
Concordo pienamente sulla tua analisi, il podio da 3.
RispondiElimina